L’altra
mattina, seduta alla scrivania, stavo davanti una tazza di caffè cercando di
trovare la giusta ispirazione per scegliere la protagonista di questa nuova
tappa nel tour all'interno del rock targato donna e, penso di avere trovato un tipo
davvero niente male. Se dicessi “I love
rock‘n’roll”, oltre all' artista originale del pezzo, a chi pensereste? E non
osate dire a Britney Spears. Se non avete ancora intuito, oggi parleremo di
un'altra ex Runaways. Oltre a Lita Ford, anche Joan Jett si lanciò nella
carriera da solista. Nata nei sobborghi di Philadelphia, Joan a 12 anni si
trasferisce a Los Angeles dove fonda il suo primo gruppo interamente femminile.
Erano gli albori delle Runaways, ma prematuramente il progetto fallì e lei si
mosse verso NY per continuare il suo sogno nella musica. Nel 1980 pubblica il
primo album da solista dal titolo omonimo senza però, suscitare inizialmente l’interesse
di alcuna etichetta. Le vendite andarono bene, forse proprio perché la Jett
mantenne le sonorità ribelli di un rock misto al glam e al punk pur
pubblicando un lavoro interamente di cover. Questo fece si che, la Boardwalk
Records si accorse di lei e le fece ripubblicare l’album sotto il nome di Bed
Reputation. Decide allora di metter su una vera band chiamandola The
Blackhearts. Nel 1981, pubblicano
l’album I Love Rock ‘N’ Roll con il quale entrano nella top ten statunitense.
L’album conteneva la cover del pezzo originale degli Arrows del ‘75 da cui
prende il titolo l’album, e la cover di Crimison Clover degli Shondells. Il
terzo lavoro si chiama semplicemente Album, ottenne il disco d’oro e risale al
1983. L’anno seguente, venne pubblicato Glorious Results Of A Mispent Youth,
che conteneva la cover di Cherry Bomb delle Ranaways. Nel 1985 pubblica il
quinto album Good Music che vanta la collaborazione di diversi artisti famosi,
tra i quali i Beach Boys. Contemporaneamente, si prestò al mondo del cinema,
ottenendo un ruolo in The Light of Day (La luce del giorno) con Michael J.Fox.
Arriviamo alla fine degli anni ‘80 e la Jett pubblica Up your Alley. Gli anni
‘90 si aprono con la pubblicazione di un album di cover, The Hit List e
successivamente esce Notorious. Intanto nel mondo musicale, esplode il filone
grunge e un’artista come la Jett non può non subirne influenze. Nasce così Pure
and Simple che riceve ottime critiche. Nel ‘95 forma la band Evil Sting con cui
pubblica l’album omonimo. Agli inizi del 2000 partecipa alla reunion delle
Runaway e pochi anni dopo pubblica Naked che, nel 2006 viene aggiornato e
ribattezzato Sinner. Dalla fine degli anni ‘70 e per tutti gli anni ‘80 la
musica ha sfornato grandi artiste. Donne, ma in primis musiciste dai grandi
talenti che, hanno saputo lasciare il segno. Joan Jett lo ha fatto prima come
Runaways e poi come solista, regalandoci brani quali Bed Reputation, I Hate
myself for loving you, Do you Wanna touch me e la più recente A.C.D.C. E, parafrasando il ritornello della sua più
celeberrima cover vi saluto, I love Rock’n’Roll,
baby!